STRUTTURE SPETTACOLI E STRUTTURE TEMPORANEE
La progettazione strutturale di un’opera provvisoria consiste generalmente nella modellazione dell’opera stessa, e nello studio della sua interazione con le strutture cui sarà vincolata (siano esse fisse o temporanee).
Nel mondo dello spettacolo le strutture temporanee più ricorrenti si possono ricondurre alle seguenti tipologie: carichi sospesi, palcoscenici, telai sospesi (ad esempio ring e grid) e telai appoggiati a terra (ad esempio portali e ground support). Queste strutture possono interagire tra loro, oppure con strutture fisse quali palasport, stadi, pavimentazioni stradali.
Carichi sospesi: sono i sistemi strutturali appesi ad una struttura di grado superiore, una struttura temporanea o una struttura fissa.
Per uno spettacolo si utilizzano una serie di apparecchiature scenografiche quali luci, video, audio, sipari ecc., ed ognuna deve avere la propria particolare posizione nello spazio. Le varie apparecchiature vengono, per quanto possibile, raggruppate su strutture di sospensione (ad esempio truss) che a loro volta devono essere sospese su una struttura fissa o temporanea.
Nel caso di uno spettacolo itinerante, cambieranno la città e la struttura ospitante, ma non il sistema dei carichi sospesi: lo spettatore vedrà esattamente le stesse scenografie nelle varie date. Trattandosi quindi di un sistema indipendente e costante, che si può quasi considerare un “arredo” che viaggia con lo show, lo stesso dovrà essere calcolato e verificato a priori, ed essere descritto da schemi grafici che permettano di inserirlo precisamente all’interno dei differenti contesti.
Palcoscenici: un normale allestimento è sempre formato, oltre che dai carichi sospesi che rappresentano la parte scenografica, anche da un palcoscenico necessario per rialzare il punto in cui si esibiscono gli artisti per essere visibili dal pubblico. Un palcoscenico è perlopiù realizzato come una struttura tridimensionale composta da aste metalliche prefabbricate orizzontali, verticali e diagonali, giuntate con morsetti, cunei o sistemi similari.
Queste strutture poggiano a terra a mezzo di basette metalliche regolabili. Il sistema è modulare: quindi è possibile realizzare piani di calpestio a varie quote e poggianti su pavimentazioni anche non planari. Particolare attenzione va posta sui carichi da considerare: il palcoscenico non è fruibile dal pubblico ma viene utilizzato solo dal personale artistico e o addetto ai lavori. Per questo motivo i carichi verticali e orizzontali dovranno derivare da un’attenta analisi della situazione prevista per lo specifico allestimento, più che dalle tabelle presenti nelle normative che devono comunque essere sempre usate per le strutture a destinazione pubblica.
Talvolta un allestimento è arricchito e completato da altre strutture temporanee, necessarie per ulteriori scenografie o per aree tecniche di supporto. La modalità realizzativa di queste strutture accessorie è del tutto simile alle precedenti, anche se con una configurazione geometrica diversa: ci possiamo trovare di fronte sia strutture realizzate con sistemi di truss, sia strutture realizzate con sistemi tridimensionali spaziali di aste metalliche prefabbricate. Le strutture accessorie si realizzano solitamente per integrazioni di audio, integrazioni di video, fondali scenografici, area regia, posizioni segui persona ecc. Anche in questi casi i carichi di verifica devono derivare da un’analisi delle effettive condizioni di utilizzo e non da tabelle standard.
Talvolta per ospitare il pubblico presente alla manifestazione si realizzano strutture temporanee quali passerelle, tribune, pedane per disabili ecc composte generalmente da aste metalliche prefabbricate con geometria spaziale tridimensionale.
In questo caso la verifica va condotta con i carichi previsti dalle tabelle indicate nella normativa tecnica, in quanto l’uso è standard ed è necessario assicurare le capacità portanti richieste per la specifica destinazione d’ uso.
Le strutture temporanee alle quali appendere i carichi sospesi di un evento si utilizzano in due casi fondamentali:
-per manifestazioni all’aperto e quindi in mancanza di una struttura fissa
-per manifestazioni all’interno di una struttura fissa quando questa non abbia le caratteristiche minime necessarie per la sospensione dell’allestimento (portata insufficiente o mancanza di nodi strutturali sui quali appendere).
Queste strutture temporanee devono garantire le stesse possibilità di sospensione di una struttura fissa. Si tratterà generalmente di volumi parallelepipedi con un tetto dove sospendere l’allestimento. La parte frontale dovrà essere mantenuta libera per dare visibilità al pubblico antistante, mentre le altre tre possono essere dotate di scenografie o pareti leggere di protezione (generalmente teli in PVC).
Tra le principali e più utilizzate tipologie di strutture temporanee troviamo:
- ring su torri: struttura realizzata da 8 truss di cui 4 usate come torri e 4 in piano
- tetto su torri tridimensionali (ad esempio lahyer/pilosio): struttura caratterizzata dall’utilizzo di torri realizzate in opera con aste prefabbricate metalliche e giunti
- tetto su torri tridimensionali (ad esempio layher/pilosio) e muro posteriore (backwall): struttura come la precedente con le 2 torri posteriori collegate da altri moduli tridimensionali per dare continuità ottenendo quindi un muro, che può essere solo scenografico o anche strutturale
- tetto su muri lahyer: struttura dove la torre anteriore e la torre posteriore vengono collegate su ogni lato da altri moduli tridimensionali per dare continuità ottenendo quindi due muri, uno su ciascun lato
- tetto su muri lahyer e backwall: è la struttura più completa e performante, si realizza una specie di capannone temporaneo rettangolare con tre pareti e una copertura
- ground support: identifica l’ampliamento del ring su torri e del tetto su torri tridimensionali, talvolta utilizzando entrambi le tipologie, ottenendo strutture di dimensioni e portata notevoli.